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the big zip   -  A house for happy cows

Mantello SO - Italy   2022

Il sedime chiude e protegge dalla vista e rumore della superstrada indirizzando la vista verso le montagne e generando un nuovo spazio a “corte agricola” . Il tema è una nuova stalla dove trasferire le 120 vacche presenti nella vecchia stalla che potevano disporre di 7 mq cad. in una nuova struttura dedicata alla massimizzazione del benessere animale con 21 mq. per vacca. Il progetto organizza 3 lettiere con sabbia, aree nelle quali gli animali posso deambulare liberamente, rilassarsi, socializzare e dormire.

La lettiera principale a sud è dedicata alle vacche da latte, quella minore a nord per le manze, vitelle e vacche asciutte, quella più piccola ad est per la zona infermeria e post parto. La zona delle lettiere a sud e nord è in diretto contatto con una ampio  recinto all’aperto (paddok) dove gli animali posso liberamente avere accesso. Le vacche accedono spontaneamente alla zona di mungitura automatica disponibile 24 ore su 24 permettendo di ottenere un ciclo personale e spontaneo della mungitura per ogni animale. Gli impianti che gestiscono il movimento delle tende perimetrali, la ventilazione, illuminazione e diffusione sonora reagiscono in modo automatico in base alle condizioni del tempo, temperatura,condizioni di illuminazione naturale venti dominanti etc. Un ampia zona denominata “cucina” dove viene depositato il foraggio  fornisce tutta l’alimentazione necessaria che viene selezionata, dosata, prelevata e distribuita in modo completamente automatizzato.

Gli addetti necessari per gestire in toto la struttura sono tre,  dato l’elevata automatizzazione della stalla.

La struttura deve anche diventare luogo di visita, didattico e di accoglienza separando i flussi di queste funzioni con il piano terra produttivo che resta così interamente dedicato agli animali. A tale proposito il progetto organizza un livello  a quota +390 con sale didattiche e di supporto e una passerella pedonale aerea che da origine ad un percorso di visita protetto che permette di osservare dall’alto tutte le attività operative della stalla. Il percorso in quota, oltre che non interferire con gli operatori di stalla al piano terra permette di arrecare il minimo disturbo agli animali. Delle scale esterne permettono ai visitatori di raggiungere la quota di visita.

Il progetto cerca di dare ordine, ritmo e proporzione nel mettere a sistema gli elementi di un grande “macchina” estremamente  complessa, con un layout rigidissimo che deve ottimizzare il benessere animale insieme alle necessità produttive. Il tema è un grande tetto unificante che protegge le vacche dalle intemperie. Le pareti, a chiusura e definizione dello spazio architettonico, non ci sono e sono sostituite da partizioni e tendaggi mobili che modulano la ventilazione dell’intero volume in modo automatico.

Il tema si riduce quindi ad un grande  tetto a  due falde che si declina nel progetto con  una struttura composta da 52 travi  lamellari in legno inclinate di 12° poste in opera con interasse di 5 mt. sorrette da 52 pilastri  tripartiti. A interrompere la luce di 45 mt. una teoria di doppi pilastri inclinati di 67° intercetta in senso longitudinale il passo delle travi di copertura con funzione di sostegno centrale dell’intera copertura. Il raddoppio del pilastro a V ,a sostegno delle travi principali, ha permesso di contenere la sezione degli stessi contribuendo alla generale leggerezza di insieme. Oltre alla funzione statica e di controvento la teoria di pilastri inclinati funge anche da sostegno della passerella pedonale posta alla quota superiore.

I pilastri inclinati e contrapposti disegnano e connotano architettonicamente tutto lo spazio lungo 125 mt. una grande “zip” che da carattere, chiarezza e misura a tutto il grande spazio.

Una delle problematiche maggiori delle lettiere dove gli animali posso deambulare,  sostare, rilassarsi e dormire è la sua manutenzione.  Quotidianamente la lettiera va lavorata per diminuire l’umidità presente e pulita dalle deiezioni animali. A tale proposito la falda di copertura sopra la lettiera principale e posta a sud presenta 6  grandi abbaini ritagliati nella falda che permettono ai raggi del sole, (solo nei mesi invernali) di entrare all’interno e contribuire a tenerla asciutta. Anche la sporgenza di gronda è dimensionata  sulla base dei solstizi invernali ed estivi per proteggere d’estate ma permettere durante i mesi freddi al sole di raggiungere lo spazio di relax animale e tenerlo il più asciutto possibile.

Uno dei principali temi di progetto è stato l’integrare la passerella nel disegno architettonico e strutturale complessivo. La struttura diviene forma architettonica in un unico ensemble. Una particolare attenzione è stata dedicata all’organizzazione e mitigazione di tutta la parte di impianti meccanici e elettrici per restituire per quanto possibile un senso generale di ordine e pulizia d’insieme. Il progetto ricerca un generale senso  di leggerezza della struttura lignea, lavorando su elementi sottili e suddivisi ove possibile in più parti ad evitare strutture troppo massive ma al contempo si  radica al suolo con partiture muri e pilastri in  calcestruzzo a vista  che oltre ad assolvere funzioni statiche  proteggono la parte bassa dell’edificio dall'usura causata dal contatto con gli animali e la manutenzione. Al piano superiore nella parte di ingresso ad ovest si organizzano delle sale didattiche e dedicate all'ospitalità.

Tutti gli elementi strutturali  in legno e loro giunti/snodi in acciaio sono stati disegnati architettonicamente e successivamente dimensionati staticamente dalla ditta Wolf System.



The Big Zip - Cows shed in Valtellina

New shed with free stall cows with sand bedding, milking robot and automatic feeding robot - Mantello SO


dimensions : 125x45 m = 5625 m2

lactating cows n. 120

project date : 2018-2019

completion date: September 2022


The place chosen to locate the barn ensures that the new volume is built to close and screen the view and noise of the highway, it directs the view towards the mountains by generating  a new space, an "agricultural courtyard".

The brief is a stable for the existing 120 cows in a new facility dedicated to maximizing animal welfare with 21 sq.m. per cow instead of 7 sq.m.

The project organizes 3 litter boxes/ bedding boxes with sand, areas where the animals can walk freely, relax, socialize and sleep.

The main litter box to the south is dedicated to dairy cows, the smaller one to the north for heifers, calves and dry cows, the smaller one to the east for the infirmary and post-partum cow area.

The litter area to the south and north is in direct contact with a large open enclosure (paddock) where the animals have free access.

The cows can access the automatic milking area 24 hours a day, allowing for a personal and spontaneous milking cycle for each animal.

The systems that manage the movement of the perimeter awnings, ventilation, lighting and sound diffusion react automatically to weather conditions, temperature, natural lighting conditions, prevailing winds, etc.

A large area called the "kitchen" is where the fodder is deposited. The "kitchen” supplies all the necessary feed which is selected, dosed, collected and distributed in a completely automated way.

There are three employees required to fully manage the structure, given the high automation of the stable.

The structure also needed to be a didactic and welcome place to visit. This was achieved by separating the operational and didactic function flows. The productive ground floor thus remains entirely dedicated to the animals.

A level at an altitude of +390 with teaching, support rooms and  pedestrian walkway provides a protected aerial path that allows you to observe all the operational activities of the stable from above.

The high-altitude path, as well as not interfering with the stable operators on the ground floor, allows for minimal animal disturbance.

External stairs allow visitors to reach the observation level.

The project seeks to give order, rhythm, and proportion in arranging the elements of a large, extremely complex "machine", with a very rigid layout that must optimize animal welfare together with production needs.

The theme is a large unifying roof that protects the cows from the elements.

The walls which define the architectural space are not there and are replaced by mobile partitions and curtains that modulate the ventilation of the entire volume automatically.


The theme is therefore reduced to a large gabled roof which is declined in the project with a structure made up of 52 lamellar wooden beams inclined at 12° placed at 5-meter intervals supported by 52 tripartite pillars.

To interrupt  the 45 m distance a theory of double pillars inclined at 67° longitudinally intercepts the pitch of the roof beams the central support function of the entire roof.

The doubling of the V-shaped pillar, supporting the main beams made it possible to  maintain the V section, which contributes to the general lightness of the whole structure.

In addition to the static and wind-bracing function, the theory of inclined pillars also acts as a support for the pedestrian walkway located at the upper level.

The inclined and opposite pillar design architecturally sculpts the entire 125 m long space, a large "zip" that gives character, clarity, and rhythm to the large space.

One of the major problems of litter boxes where animals can walk, rest, relax and sleep is its maintenance.

The litter must be worked on daily to reduce  humidity and cleaned of animal manure.

In this regard, the pitched roof above the main litter located to the south has 6 large dormer windows cut into the pitch which allow the sun's rays (only in the winter months) to enter and help keep it dry.

The eave overhang is based on the winter and summer solstices.It protects in summer but allows the sun to reach the animal relaxation space during the cold months to keep it as dry as possible.

One of the main design themes was integrating the walkway into the overall architectural and structural design.

All of the  structure  form,  in a single ensemble,  the architectural sense.

Particular attention was paid to the organization and mitigation of all the mechanical and electrical systems to achieve a general sense of overall order and cleanliness.

The project seeks a general sense of lightness of the wooden structure, working on thin elements and divided where possible into several parts to avoid structures that are too massive but at the same time rooted in the ground with partition walls and pillars in exposed concrete which, in addition to fulfilling static functions protect the lower part of the building from wear and tear caused by contact with animals and maintenance.

Upstairs in the west entrance part there are teaching and hospitality rooms.

All the wooden structural elements and their steel joints/joints were architecturally designed and subsequently statically sized by the Wolf System company.



network di progetto:

PROGETTO ARCHITETTONICO E DIREZIONE ARTISTICA

act_romegialli   con la collaborazione di: arch. Ivan Gusmeroli

PROGETTO ESECUTIVO OPERE IN LEGNO

Wolf System

PROGETTO OPERE IN C.A.

ing. Michele Soffietti

PROGETTO IMPIANTI ELETTRICI E MECCANICI

ing. Giacomo Bertolini

DIREZIONE LAVORI E COORDINAMENTO GENERALE

geom. Fabrizio Martinalli

CONSULENTI AGRONOMI

dott. agr.  Massimiliano Paganini (alimentarista)  dott. agr. Lorenzo Leso

COORDINATORE DELLA SICUREZZA

geom. Antonio Sutti

GEOLOGO E CONTROLLO RILEVATI

geologo Luciano Leusciatti  -  Manuel Martinoli

CONSULENTE INVARIANZA IDRAULICA

ing. Gabriele Del Dosso

CONSULENTE PREVENZIONE INCENDIO

per.ind.  Riccardo Duschi


CONTROLLO CALCESTRUZZI IN CORSO D’OPERA

Edoardo Spagnolatti - Laboservice

COLLAUDO OPERE C.A.

ing. Mara Sutti



                                                                                                      photos :   © marcello mariana  /  © act_romegialli